ASTRATTISMO E JAZZ
QUANDO L'ASTRATTISMO INCONTRA IL JAZZ
Il 26 novembre,dalla galleria d'arte" Angiolo del Santo" uscivano note e melodie ispirate dai quadri nati dalla fantasia dei soci-pittori appartenenti all'UCAI.
Andrea Imparato,sax,Matteo Patelli,chitarrista,Marco Biggio,cantante,hanno creato questo trio,in occasione della mostra di pittura astratta.
MARCO ANDREA MATTEO JAZZ BAND.
Il jazz rappresenta insieme al cinema e al rock,uno dei principali
fenomeni artistici del XX secolo.
Il jazz non fu solo uno straordinario genere musicale,che rivoluzionò i canoni tradizionali della musica,ma rappresentò anche un nuovo modo d'essere della società del '900 e influenzò tutte le altre arti,dalla pittura alla fotografia,dal cinema alla letteratura,dalla grafica al fumeto.
Il jazz diventa una fonte d'ispirazione rivendicata da molti pittori modernisti americani degli anni venti e trenta.
E così la pittura diventa musica senza melodia.
Quindi un pittore vive in mezzo ai suoi colori,come il musicista non si separa mai dai suoi suoni.
Guido Barbagli
Per i soci della sezione spezzina dell'Unione Cattolica Artisti Italiani il pomeriggio di Mercoledì 26 novembre scorso non sarà facilmente dimenticato. Il presidente Guido Barbagli, pittore e appassionato musicista, si è fatto promotore di una innovativa niziativa musicale che è stata accolta con particolare interesse. Lo spazio a disposizione del Circolo Culturale "A.Del Santo" è stato totalmente occupato da numerosi soci dell'associazione e non solo, che hanno gradito il concerto proposto da Andrea Imparato, Matteo Patelli e Marco Biggio.
Andrea Imparato, sassofonista, flautista, chitarrista, piacevole intrattenitore ed ottimo cantante, ha catturato i presenti guidando,anche con sapienza comunicativa, un concerto caratterizzato da espressive improvvisazioni jazzistiche, sicuramente persuasive, da brani della migliore tradizione blues, nonchè di noti pezzi di successo di musica leggera, abilmente proposti dalla voce di Marco Biggio. Altrettanto convincente il giovane chitarrista Matteo Patelli nell'accompagnamento e negli "a solo" eseguiti con indubbia personalità. Ha contribuito, inoltre, all'ottima riuscita dell'incontro la duplice esibizione, non prevista e, pertanto, ancor più apprezzata, di Anna Maria Barini, che ha espresso non poca autorevolezza affrontando impegnative canzoni. Tantissimi applausi per lei e per i tre protagonisti delle due rilassanti ore del concerto pomeridiano, seguito dall'inzio alla fine da un pubblico molto interessato. Nessuno, infatti, ha mai lasciato la sala.
Valerio Cremolini