MARE D'INVERNO
Il ventinovesimo anno sociale della sezione spezzina dell’Unione Cattolica Artisti Italiani, presieduta dal pittore Guido Barbagli, è stata inaugurato dalla rassegna a tema “Mare d’inverno”, titolo ispirato dall’arioso scenario attraversato dalla luminosità mediterranea, che si coglie nella tela “Il mare a Les-Saintes-Marie-de-la-Mer”, dipinta nel 1888 da Vincent Van Gogh. “Il mare d’inverno” è, inoltre, il titolo di una famosa canzone di Enrico Ruggeri, metafora dell’esistenza che produce dolore, analogamente al mare della stagione invernale, che, scrive il cantautore milanese è “qualcosa che nessuno mai desidera” ed io “non ti posso guardare così/perché questo vento/agita anche me”.
Caratteristica delle mostre collettive è il confronto tra i diversi linguaggi adottati dagli espositori, che interagiscono tra di loro offrendo una panoramica apprezzabile nella rassegna promossa dall’Ucai, nella quale si allineano esperienze consolidate ed altre più recenti. Il mare invernale, questo è il comune messaggio degli espositori, ha una forza attrattiva che si percepisce inalterata nelle giornate soleggiate e in quelle in cui domina il malinconico grigiore. Ed ecco che la sequenza delle opere allineate nella sede del Circolo Culturale “A.Del Santo” (via Don Minzoni, 62) compone un eterogeneo vedutismo, che trasferisce l’impegno rivolto dai singoli artisti ad interpretare il tema della collettiva, partecipata da Gloria Augello, Guido Barbagli, Luigina Bo, Ferdinando Brogi, Lucia Della Scala, Umberta Forti, Gianni Framarin, Giuliana Garbusi, Anna Maria Giarrizzo, Enrico Imberciadori, Mario Maddaluno, Marisa Marino, Nina Meloni, Pierluigi Morelli, Graziella Mori, Cettina Nardiello, Franco Ortis, Maria Pia Pasquali, Marina Passaro, Maria Luisa Petri, Malia Pescara Di Diana, Mirella Raggi, Rosa Maria Santarelli, Nicole Virginia Squillaci, Maria Rosa Taliercio. Particolarmente gradita è stata la visita del prefetto della Spezia, dottor Mauro Lubatti, che si è lungamente intrattenuto nella sede espositiva.
Valerio P.Cremolini