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FRAGILITA' PREZIOSA di Rosa Maria SANTARELLI








LA FORZA AVVOLGENTE DELLA LEGGEREZZA


Ho ammirato "Fragilità preziosa" una manciata di minuti prima che calasse il sipario sul 2020, portando con sè la scia di inquietudine, talora lacerante, che lo ha connotato. La prima impressione è stata di gran lunga positiva, riguardante anche la palese professionalità dell'autore. Ho rinviato ad altro momento la visione del video, che ho concluso da non molto ed ancora una volta sono rimasto attratto dalla sequenza delle immagini, associate alla delicata colonna sonora di considerevole pregnanza emotiva. Avrei gradito che i pochi minuti si dilatassero a dismisura. Non scopro nulla nel ritenere che il buon bagaglio tecnico di Rosa è secondo all'apporto del pensiero che accompagna ogni suo lavoro. Le sculture incarnano, nella fragilità della materia di cui sono composte, la forza avvolgente della leggerezza, che si coniuga con la sensazione dell'essenziale, del piacere di afferrare l'attimo, di conservare non vagamente nell'anima la bellezza degli innumerevoli segni che la vita ci offre. Ciò, nella consapevolezza, con l'inarrivabile sintesi poetica ed esistenziale di Quasimodo che Ognuno sta solo sul cuore della terra / trafitto da un raggio di sole: / ed è subito sera. Sì, il cuore dell'appagante video di Rosa, lo enuncia al termine, è la vita nel suo rapido divenire, scandito da innumerevoli contrasti. Forse, quel raggio di sole dovremmo trattenerlo più a lungo, custodirlo con amore, consci che quando si fa sera non abbiamo nulla da recriminare. Mi sento di affermare che nel compendio plastico e pittorico della nostra amica emerge il desiderio di esprimere, senza remore, i propri sentimenti alla guisa dei poeti che non temono di aprirsi agli altri, accantonando stantii soliloqui, per avviare un dialogo su temi mai banali. Non è, inoltre, secondario sostenere che da questo video si trae il profilo della convincente identità, vale a dire riconoscibilità, dell'artista, esemplificata nella mai discordante modellazione delle scelte materie e nei dipinti vivificati da una tavolozza mai incerta. Ritengo che Rosa abbia scritto una bella pagina di creatività, recuperando anche le affinità fra musica e pittura, che qualifica la sua esperienza artistica. A Rosa ed a quanti mi leggono l'augurio di un anno felicissimo.

Valerio CREMOLINI

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