CINQUE MODI DI FARE SCULTURA Valerio Cremolini dialoga con gli artisti
Culturale “A. Del Santo” (via Don Minzoni, 62), visitabile sino al 26 novembre prossimo. “Cinque modi di fare scultura” è il titolo della collettiva che riunisce, per l’appunto, altrettanti artisti che si differenziano nei linguaggi adottati. Maria Luisa Petri e Umberta Forti, di sovente dedite alla pittura, presentano lavori che rivelano il comune atteggiamento aperto a sperimentare le potenzialità delle materie. La Petri incontra nei noti personaggi del carnevale, modellati in gradevoli e disciplinate statuine policrome in creta, un ambito per esprimere le sue qualità plastiche, mentre la Forti associa pittura e scultura in opere promosse da una specifica progettualità dai palesi contenuti esistenziali e sociali. Mario Maddaluno si conferma esperto scultore, affrontando con esiti molto soddisfacenti sia il legno che l’ardesia. La solidità della materia, i volumi pieni e il vigore espressivo sono cifre distintive delle sue sculture apprezzate in ogni impegno espositivo.
Angiolo Delsanto, nella cui complessa ricerca un capitolo importante è rappresentato da soluzioni che esaltano la spinta fondamentale del pensiero, ha richiamato nella esposizione dell’Ucai uno spaccato figurativo, caratterizzato da leggerezza e da avvertibile eleganza. Sono manufatti ripresi da una produzione volutamente limitata meritevoli di genuina attenzione. Fabrizio Mismas, infine, espone alcune recentissime figure di donne, catturate dal suo sguardo rivolto in ogni dove. Meticoloso nel seguire il processo formativo di terrecotte e ceramiche, lo scultore consegue in un esteso repertorio tematico la conquista della bellezza come valore imprescindibile dell’arte. All’inaugurazione, gli artisti manifestando buone La scultura nelle sue varie formulazioni è la protagonista della mostra proposta dal Circolo doti comunicative si sono confrontati, precisando doviziosamente le peculiarità dei loro lavori, rispondendo alle domande che ho loro indirizzato, durante la conduzione del vivace e partecipato incontro.
Orario di visita: dal martedì a sabato, dalle 17.30 alle 19.00.
Valerio P. Cremolini
FABRIZIO MISMAS
UMBERTA FORTI
MARIO MADDALUNO
E' stata inaugurata sabato 12 (e rimarrà aperta al pubblico fino al 26), presso il circolo “A. Del Santo“, la mostra “ Cinque modi di fare scultura “, organizzata dalla sezione spezzina degli Artisti cattolici nei locali sede dell'associazione.
Protagonisti della collettiva, cinque soci dell' Ucai spezzina, che hanno esposto alcune delle loro opere scultoree, variamente declinate, ma tutte comunque estranee all' astrattismo puro. Angiolo Del Santo, Umberta Forti, Mario Maddaluno, Fabrizio Mismas e Maria Luisa Petri, artisti diversissimi tra loro per formazione e per percorsi artistici, alcuni sicuramente più noti anche al grande pubblico, hanno in comune l'uso di “ strumenti del mestiere “ classici, pur se qualche volta innovativi, e comunque al di fuori di sperimentazioni azzardate.
Fabrizio Mismas, scultore ormai affermato a livello nazionale, ha esposto alcune teste femminili, soggetto ricorrente nella sua vasta e pregevole produzione: una ricerca che non si arresta in superficie e forma quella personalità artistica che lo distingue dalla moltitudine e rende le sue opere pecculiari e inconfondibili.
Altro nome di spicco, Angiolo Del Santo che propone bassorilievi e statue in gesso bianco e nero; mentre il colore è usato senza parsimonia da Umberta Forti e Maria Luisa Petri, alle loro prime esperienze come scultrici, ma già con alcune promettenti e originali proposte: l'una con bassorilievi in materiali compositi, l'altra con terracotte policrome.
Si è invece fatto conoscere e apprezzare in più occasioni Mario Maddaluno, artista che trova nel sacro la sua più vera e autentica espressione: anche in questa mostra, espone alcune stazioni della Via Crucis in legno e ardesia di grande impatto e forza evocativa.
Gabriella Mignani
MARIA LUISA PETRI
ANGIOLO DEL SANTO