Pasqua 2024 " Resurrezione"
Resurrezione
Il tema della resurrezione non è, fra quelli sacri, uno dei più rappresentati nell’arte figurativa. Anche perché gli stessi vangeli non ne danno un racconto così particolareggiato e non viene descritto il “fatto in sé“, ma il prima e il dopo l’evento che è quello più importante della dottrina cattolica.
Almeno fino al 1300, il tema della vittoria di Cristo sulla morte è spesso raffigurato per allegoria, o, come nella famosa “Discesa agli inferi“ di Duccio Di Boninsegna, con descrizione di fatti non strettamente compresi nella dottrina cattolica. L’opera ( databile negli anni 1308- 1311 ), conservata come pala d’altare del Duomo di Siena, rappresenta Gesù che salva dagli inferi i giusti vissuti prima di Lui. Non c’ è alcun riferimento ai Vangeli, che non fanno cenno di questo evento, ma c’ è la volontà di raffigurare la vittoria di Cristo sulle tenebre. Con quest’opera, Duccio di B. introduce una nuova pittura, che ci porta nel mondo umano in cui si è mosso Dio in persona.
E’ solo più tardi, dalla fine del XIV secolo in poi, che la Resurrezione verrà raffigurata come evento a sé stante. Un illustre esempio è quello del Beato Angelico che, in una cella del convento domenicano di San Marco a Firenze, dipinse un affresco con al centro un sepolcro vuoto e in alto il Cristo risorto: un’ interpretazione molto intensa dell evento soprannaturale che vide testimoni incredule le donne seguaci del Messia.
Altro dipinto fondamentale sul tema della Resurrezione è quello di Piero della Francesca (1460 c.a.), conservato nel museo di San Sepolcro, dove un tempo c’era il palazzo del Governo cittadino.
L’ affresco, che fu considerato uno dei più bei dipinti di tutti i tempi è caratterizzato dalla geometricità: in un triangolo ideale, le spalle e la testa di Cristo trionfante segnano la linea dell’orizzonte ( in alto il cielo, in basso il sepolcro e la terra ).
Nel Rinascimento, infatti, con l’ affermarsi della centralità dell’Uomo rispetto al Creato, la figura di Cristo assume una dimensione che è preponderante nei dipinti raffiguranti l’ Evento pasquale.
Un secolo dopo Piero della Francesca, il Tintoretto dipingeva una Resurrezione (1560-70 c.a. ), conservata nella Scuola grande di San Rocco a Venezia , dove Cristo trionfante è raffigurato a figura intera e il sepolcro è secondario rispetto alla totalità della scena.
Nel secolo successivo ( 1635-39 ) Rembrandt dipingeva una Resurrezione molto cupa, giocata nei contrasti fra luci e ombre, col prevalere però dei toni più scuri.
L’ Arte sacra contemporanea si è confrontata più volte con questo tema, che ha assunto, anche in letteratura ( citiamo per tutti Tolstoy e Pirandello ) una valenza simbolica e laica.
L’ opera figurativa contemporanea, che oggi è forse quella più famosa sul tema della Resurrezione, è la grande scultura di Pericle Faccini ( 1972- 77 ), realizzata dall’artista marchigiano su invito di Paolo VI per la sala Nervi del Vaticano.
La scultura, lunga circa venti metri, ci mostra un Cristo risorto, che emerge da una composizione materica, che idealmente vuol rappresentare l’orto del Getsemani o, comunque una natura selvaggia e forse in parte distrutta da un’ umanità disattenta. Lo stesso autore ha fatto riferimento alla distruzione atomica e oggi questo tema risulta purtroppo straordinariamente attuale, dal momento che siamo circondati da focolai di guerra che non sembrano trovare una tregua, nonostante i moniti reiterati di Papa Francescco.
Oggi, dunque, riflettere sulla Resurrezione è veramente importante non solo per i cattolici praticanti, ma per chiunque, rifacendosi alle radici cristiane della nostra Cultura occidentale,
aspiri a risorgere dal buio in cui siamo precipitati.
Grazie, dunque, a tutti gli artisti dell’Ucai che ci hanno aiutato in questa riflessione pasquale e al Vescovo Monsignor Luigi Ernesto Palletti che, come ogni anno, ci ha onorato della Sua presenza.
Il messaggio cristiano è che la Luce comunque prevarrà, così come abbiamo la certezza che a ogni notte segue il sorgere del Sole.
Gabriella Mignani
Gloria AUGELLO
Guido BARBAGLI
Pino BUSANELLI
Umberta FORTI
Ombretta FRANCO
Giuliana GARBUSI
Anna Maria GIARRIZZO
Enrico IMBERCIADORI
Mario MADDALUNO
Marisa MARINO
Sergio MAUCCI
Fabrizio MISMAS
Fabrizio MISMAS
Fabrizio MISMAS
Pier Luigi MORELLI
Pier Luigi MORELLI
Graziella MORI
Marina PASSARO
Bianca Maria PATUZZO
Malia PESCARA DI DIANA
Malia PESCARA DI DIANA
Malia PESCARA DI DIANA
Maria Luisa PETRI
Mirella RAGGI
Anna Maria RUSSO
Rosa Maria SANTARELLI
Nicol SQUILLACI
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