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70 anni di Democrazia presenta Gabriella MIGNANI


La Cosituzione è la Carta dei valori fondamentali, dei diritti e delle regole per tutti: non una legge qualsiasi, ma il punto di riferimento per tutte le leggi.

La mostra che l'Ucai della Spezia propone si inserisce nel quadro delle iniziative per commemorare i 70 anni dall' entrata in vigore della Costituzione italiana che, com'è noto, fu promulgata il 27 dicembre 1947 e divenne a tutti gli effetti operativa il 1° gennaio del 1948: un'ulteriore occasione per riflettere su quello che ha rappresentato e tuttora rappresenta la Carta fondamentale per il popolo italiano. Con orgoglio, possiamo dire che questa è la prima iniziativa della città, e ciò dimostra come l'Ucai della Spezia sia particolarmente attenta alle tematiche non solo religiose ma anche civili.

A settant' anni dalla sua entrata in vigore, la Costituzione italiana esprime i valori fondamentali di una società civile e dinamica, fondata sul lavoro e sulla partecipazione attiva alla vita pubblica, proiettata nel futuro e attenta alle esigenze internazionali: un compromesso alto, nel senso migliore del termine, tra valori socialisti, liberali, cristiani, uniti dal comune anelito alla democrazia e alla libertà, duramente compromesse nel ventennio fascista.

Dopo la sua entrata in vigore, l' attuazione del testo costituzionale fu immediata per ciò che riguarda i principali organi costituzionali (Presidente della Repubblica, Governo, Parlamento), mentre altri articoli rimasero per anni e per decenni lettera morta.

La lenta attuazione del dettato costituzionale si è accompagnata, in diversi momenti storici, con vari tentativi (alcuni peraltro attuati) di modifica e adattamento della Costituzione alle mutate esigenze del Paese. C' era ( e c' è tuttora ) nell' opinione pubblica un desiderio di più diretta influenza nelle decisioni importanti, né è da trascurare l' eccessivo costo della politica che rende la nostra democrazia una delle più onerose del Mondo.

La critica del nostro sistema costituzionale è stata spesso accompagnata dalla tesi, secondo cui prevarrebbe oggi in Italia una “ Costituzione materiale “, diversa da quella scritta o formale e spesso in contrasto con essa. Questa idea è sbagliata e furviante, perchè la nostra Costituzione è sostanzialmente e largamente attuata ed esiste un organo, la Corte costituzionale, che ne garantisce l'osservanza.

Gli italiani amano la loro Cosituzione, anche se spesso non ne conoscono il contenuto, e questo rappresenta una grave lacuna che la scuola per prima dovrebbe colmare. Gli ultimi due referendum, con cui siamo stati chiamati a pronunciarci su alcune riforme del testo costituzionale ( l' ultimo, poco più di un anno fa ) hanno dimostrato come la maggioranza dei cittadini italiani sia contraria a qualsiasi proposta di riforma della Costituzione che, è bene ricordarlo, non è un attentato alla democrazia, bensì un' ulteriore dimostreazione della sovranità popolare.

Gli artisti dell' Ucai si sono cimentati sull' interpretazione dei 12 principi fondamentali, preambolo della Costituzione. Il risultato è una mostra molto variegata e frutto di sensibilità diverse, ma tutti gli artisti si sono impegnati nel dare una raffigurazione non banale dei principi che stanno alla base della nostra vita democratica.

Sotto ogni quadro c' è il relativo articolo cui l ' artista ha fatto riferimento, e quello più raffigurato è l' articolo 4 sul diritto al lavoro, tema di grande e scottante attualità, vista la crisi economica, da cui solo ora, faticosamente, riusciamo a uscire, e comunque con conseguenze che pesano e peseranno ancora su molte famiglie italiane.

Anche l' articolo 12 è stato scelto da numerosi artisti: la bandiera italiana, il tricolore, è un simbolo che, per fortuna, dopo anni di oblio, è tornato nella nostra cultura e nelle nostre radici, com' è giusto che sia.

Vorrei soffermarmi, inoltre, su altri due articoli: l'art. 3 , anche questo molto sentito e interpretato, e l' art. 9, che, come artisti, ci riguarda più da vicino.

In un libro di recente pubblicazione “ La Costituzione e la Bellezza “, scritto a quattro mani dal costituzionalista Michele Ainis e dal critico d' arte Vittorio Sgarbi, quest'ultimo afferma addirittura che l'art. 1 potrebbe essere modificato, mettendo la bellezza a fondamento della nostra repubblica.

Sono pareri, ovviamente, tuttavia l'art. 9, è forse uno dei più disattesi del testo: la cultura umanistica, in questi settant' anni, è diminuita e non cresciuta, e la ricerca scientifica, pur essendoci in Italia dei centri di eccellenza, ha avuto uno sviluppo complessivo inferiore a quello di altri Paesi,

dove spesso i nostri giovani migliori devono emigrare.

Quanto all' articolo 3 (uno dei più invocati e discussi del testo), esso ha avuto una prima importante attuazione nelle votazioni del 2 giugno 1946, quando, finalmente, lanche le donne poterono votare ed essere elette.

Nell' art.3, da molti giuristi considerato il cuore della nostra Costituzione, il concetto di dignità sociale è qualcosa che và oltre un' uguaglianza formale ( com' era sancita dallo Statuto albertino ): ciascuno di noi, in quanto cittadino, ha il diritto di essere trattato e riconosciuto come uomo e come donna dai suoi pari, in ogni rapporto sociale in cui si venga a trovare.

E' bene comunque sottolineare che l' art.3 articolo fa riferimento ai cittadini (mentre altri articoli si riferiscono a tutti), cioè a coloro in possesso della cittadinanza italiana, vincolo privilegiato con lo Stato, da cui scaturiscono diritti e doveri.

Gabriella Mignani

Umberto BETTATI

Ferdinando BROGI

Cettina NARDIELLO

Pierluigi MORELLI

Guido BARBAGLI

Enrico IMBERCIADORI

Rosa Maria SANTARELLI

Marisa MARINO

Nina MELONI

Maria Rosa TALIERCIO

Graziella MORI

Umberta FORTI

Mario MADDALUNO

Gianni FRAMARIN

Malia PESCARA DI DIANA

Maria Luisa PETRI

Anna Maria GIARRIZZO

Luigina BO

Marina PASSARO

Neddi GIANROSSI

Mirella RAGGI

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