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GIORNATA NAZIONALE DELL'ARTE espongono gli studenti delle scuole medie S.Pellico, U.Mazzini di L


Prof. Marco Zanella Vice presidentessa Ucai Gabriella Mignani

Quest'anno, la Giornata dell'Arte, che si celebra per iniziativa dell' Ucai nazionale, vede protagonisti i giovanissimi alunni delle scuole medie “Silvio Pellico e U.Mazzini”, cimentarsi con un tema impegnativo, che ha già coinvolto i soci dell' Ucai in una collettiva, molto apprezzata, svoltasi nel gennaio scorso.

E' stato nostro intento, adesso, proporre anche ai ragazzi l' interpretazione dei principi fondamentali della Costituzione italiana, a settant' anni dalla sua entrata in vigore, perchè riteniamo che sia importante conoscere e approfondire, soprattutto da parte delle nuove generazioni, quei principi che sono alla base del nostro vivere civile e che, in settant' anni, non sono mai stati oggetto di revisione, o di tentativi di revisione: il che dimostra la loro modernità e autorevolezza.

Gli italiani, in genere, amano la loro Costituzione, anche se spesso, paradossalmente, non ne conoscono il contenuto: provate a chiedere all' uomo della strada di recitarvi il primo articolo e quasi nessuno lo farà con esattezza; del tutto diversa la situazione in altri Paesi: quasi tutti gli statunitensi recitano a perfezione il primo articolo della loro carta fondamentale.

Ciò rappresenta una lacuna che la scuola per prima dovrebbe colmare: questo è uno dei motivi per cui abbiamo voluto, come Ucai, farci promotori di questa iniziativa, che è stata accolta con entusiasmo dai dirigenti e dagli insegnanti della scuola “Pellico”, con cui collaboriamo proficuamente da anni. In particolare, il nostro ringraziamento va alla preside Stefania Capitani e ai docenti Fabrizio Lombardi e Marco Zanella.

Due parole sull' Ucai che, nata, come associazione nazionale, subito dopo la grande guerra, nel 1945, oggi è ancora viva e fiorente e rappresenta quell' associazionismo cattolico, che Papa Francesco ha rivalutato in più di un'occasione. Ma già nel 1999, San Giovanni Paolo II, aveva scritto una “ lettera aperta “ agli artisti, come “ immagine di Dio creatore “.

In quel lungo e articolato messaggio, rivolto in particolare agli artisti cattolici, papa Wojtyla ha ricordato come Dio, dopo la creazione, affidò agli uomini e alle donne il compito di dominare la terra, trasmettendo loro l' incarico di essere “artefici”. Il termine artefice - spiega – è inteso in senso lato come “ artefice della propria vita e del proprio destino “, ma nello specifico, ossia nell'attività artistica, la parola indica quella capacità di creare un' opera d' arte, sia essa un dipinto, o un' opera letteraria o musicale: capacità riservata non a tutti, ma a pochi privilegiati. Gli artisti, mentre obbediscono al proprio estro, non solo arricchiscono il patrimonio culturale di ciascuna nazione e dell' intera umanità, ma rendono anche un servizio sociale qualificato a vantaggio del bene comune. Nell' ambito cattolico, e in particolare dell' arte sacra, innumerevoli volte – sottolinea il Pontefice - la parola biblica si è fatta immagine, evocando con il linguaggio dell' arte il mistero del “ Verbo fatto carne “, mentre la musica si faceva interprete della grandezza di Dio, attraverso i canti sacri che, da Papa Gregorio in poi, hanno accompagnato le funzioni religiose.

Anche il messaggio di Papa Wojtyla, dunque, ribadisce l' impegno etico che dovrebbe accompagnare il talento naturale dell' artista: tale impegno risulta rafforzato nel confronto con gli altri artisti, con cui l' umana competitività viene incanalata in una collaborazione in grado di arricchire tutti.

L' associazionismo, ribadito come valore fondante anche dalla nostra costituzione ( art.2 ) trova nell'Ucai una valida concretizzazione: l' artista che aderisce all' Ucai si riconosce nei valori cristiani e si impegna a non tradirli per un facile successo.

Questo è il messaggio che stasera vogliamo trasmettere alle nuove generazioni, in particolare ai ragazzi che partecipano alla collettiva: ricordando loro di mantenere vivo l' impegno civile per una società migliore, che abbia a suo fondamento la cultura, il rispetto degli altri e la cooperazione.

Gabriella Mignani

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